giovedì 21 novembre 2013

"... Natura le ha fatte streghe." È il genio proprio alla Donna, e il suo temperamento. Nasce Fata. Per il normale ricorso dell'esaltazione, è Sibilla. Per l'amore è Maga. Per acume, malizia (capricciosa spesso e benefica), è Strega, e dà la sorte, almeno lenisce, inganna i mali... Dei giorni è Veggente; possiede le ali infinite del desiderio e del sogno. Per meglio valutare i tempi, osserva il cielo. Ma alla terra non offre meno cuore. Gli occhi chini sui teneri fiori, giovane e fiore anch'essa, ne fa conoscenza personale... "

— Jules Michelet, "La Strega"

Erika dell'Acqua @TAROTS show 2013Erika Dell' Acqua@TAROTS show http://youtu.be/_PcE4rmjZhM
FAUN" UNDA"

PRESENTAZIONE MOSTRA D' ARTE CONTEMPORANEA" NEL NOME DELLA MADRE" VOLANTINO


MOSTRA D' ARTE CONTEMPORANEA" NEL NOME DELLA MADRE"...Convegno sul culto della Dea piu' Danza di Lilith





























Le statuette steapogide

Il Culto della Grande Dea è legato alla cultura agricola del Neolitico, la cosidetta " Eta' d' oro".

Le famose statuette " steapogide", cioè le statuette grasse,rappresentano la divinità in tutta la sua fertilità.
Essa è nutrice e portatrice di fertilita' e le sue forme cosi' prosperose hanno un legame con il terreno; poiché la Dea viene immaginata in tutta la sua fertilità:
i suoi attributi sessuali sono rappresentati da grossi seni ed enormi glutei che stanno nel rappresentare il suo legame con il terreno.
Il volto della Dea si rivolge verso l' alto, a significare che le sue radici sono da cercare nel mondo spirituale.
In molte culture la Dea viene considerata nella Triplice Forma: la Fanciulla; la Matura; la Vecchia
Tutto questo legato alle fasi lunari e al ciclo mestruale, nonché al processo di fertilità e di gravidanza.
La donna diviene padrona della vita ma anche della morte; colei che genera vita e colei che puo' togliere la vita: generosa con chi rispetta il suo culto, vendicatrice con chi non lo rispetta.
Signora della morte, poiché accompagnatrice e protettrice del defunto stesso:
IL RITO DEL DEFUNTO:
Il defunto veniva posto in posizione fetale e cosparso di Ocra rossa, cioè il colore del sangue che ricopre il neonato (che rappresenta anche la vita stessa) al momento della nascita.
 
 

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RITRATTI